Cybersecurity: l’utente finale e i nuovi strumenti di conoscenza. – di Stefania Pacifici

In un’epoca in cui la digitalizzazione è in costante evoluzione e il panorama tecnologico sembra quasi ridefinire la nostra esistenza, il tema della Cybersecurity è diventato fondamentale.

Se pensiamo che ormai i processi di digitalizzazione interessano, tra gli altri, anche settori quali la Pubblica Amministrazione, le reti idriche, la sanità, i trasporti, le telecomunicazioni, la sicurezza internazionale e i servizi bancari, allora è facile comprendere come l’alfabetizzazione in tema di sicurezza informatica debba necessariamente diventare pane quotidiano per ogni cittadino/utente finale, per un benessere e una tutela che sono sia individuali che collettivi.

Guardando da vicino il nostro sistema bancario vediamo come la digitalizzazione e l’Intelligenza Artificiale stiano diventando sempre di più i pilastri fondamentali per mantenere alto il livello di competitività sul mercato, attraverso la creazione di piattaforme più intuitive, veloci e personalizzate, che soddisfino le esigenze del cliente, elaborando programmi di fidelizzazione con servizi su misura.

Al di là degli aspetti costruttivi, non dimentichiamoci che l’IA è e sarà sempre più utilizzata anche in ambito criminale; pensiamo ad esempio ad un phishing di volta in volta più accurato, alle false identità create con la tecnica del deepfake, alla manipolazione di un algoritmo o a chissà quali altre nuove frontiere del cybercrime che ad oggi ci possono ingenuamente sembrare ancora molto lontane.

Comportamenti e azioni degli utenti finali, che spesso sono ignari dei passi da gigante che l’AI e la digitalizzazione stanno compiendo anche nel mondo delle frodi, possono talvolta rivelarsi involontariamente e incolpevolmente un anello debole nella catena della cybersecurity e, di conseguenza, l’educazione alla gestione dei nuovi strumenti dovrà svolgere un ruolo fondamentale ai fini di prevenire e contrastare gli eventi criminosi.

Se la prossima sfida sarà dunque quella dell’interconnessione tra la cybersecurity e l’intelligenza artificiale, allora nell’intersezione tra questi due settori si giocherà una rivoluzione epocale nell’innovazione tecnologica.

Contribuire a produrre una cultura comune sulla sicurezza cibernetica è un tema molto sentito dagli addetti ai lavori: dal preadolescente con carta prepagata al pensionato fruitore del conto online per pagare un bollettino postale, ogni utente non addetto ai lavori dovrà essere aiutato a diventare sempre più consapevole in tema di prevenzione di frodi finanziarie online.

A livello di sistema Paese, questo nuovo processo culturale potrà essere garantito solo con il coinvolgimento e il consueto contributo delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, a partire dai corsi di formazione negli istituti scolastici fino alla consulenza di fiducia nel front end delle filiali fisiche e digitali.