di Donatella Piccigallo – Roma, 29/11/2021
Maurizio Angelone, già Segretario Regionale Uilca di Roma e del Lazio, è stato nominato Presidente del Fondo Long Term Care.
Maurizio, sei fresco di elezione alla Presidenza del Fondo Unico Nazionale per la non auto sufficienza (Long Term Care). Come hai accolto questa nuova sfida?
Per iniziare direi che la mia esperienza nel Fondo Unico Nazionale LTC è iniziata ormai molti anni or sono, ho fatto parte, infatti, del Consiglio di Amministrazione e, nell’ultimo triennio, ho ricoperto l’incarico di Vice Presidente. In tal senso direi che il percorso iniziato è poi proseguito in continuità ricevendo la fiducia e il necessario sostegno da parte di tutti per passare oggi alla Presidenza del Fondo stesso.
In sostanza quindi ho accolto favorevolmente questo nuovo incarico mettendo a disposizione dell’intero CDA e del settore le esperienze maturate e la mia conoscenza delle tematiche trattate e gestite dal Fondo per la non autosufficienza.
In Italia si vive di più rispetto alla media europea, ma non meglio. Cosa si può fare per affrontare la sfida della non autosufficienza
Lo scenario nel quale ci muoviamo è rappresentato dell’invecchiamento della popolazione e dalla problematica tenuta del sistema sanitario pubblico a sostegno di persone e famiglie che si trovano a dover affrontare eventi legati alla non autosufficienza.
Da questo punto di vista va quindi inquadrata la sensibilità tanto delle OO.SS. quanto di Ania, nell’aver saputo cogliere attraverso la BILATERITA’, l’esigenza di costruire nel settore assicurativo, a partire dal 2003, questo importante Fondo di grande valenza sociale.
Uno strumento concreto che riconosce un contributo economico sotto forma di una rendita annua a tutti coloro che in servizio o in quiescenza, dovessero purtroppo trovarsi nella sfortunata condizione di perdere la propria autosufficienza .
Quali obiettivi di sei prefissato di raggiungere durante il tuo mandato?
Gli obiettivi che accompagneranno questo mandato saranno quelli di proseguire nel solco di quanto di buono raggiunto fino ad ora, tenendo in considerazione due aspetti fondamentali: la sostenibilità futura sia finanziaria che patrimoniale del Fondo, e il miglioramento delle prestazioni economiche attualmente riconosciute.
Rispetto a questo ultimo punto, credo in primo luogo che sia necessario creare le condizioni migliori per lo sviluppo di una solida partnership pubblico/privato sul tema.
Le imprese assicurative che, con la loro consolidata “expertise” e i necessari investimenti finanziari, affiancano sul tema della salute in generale il Servizio Sanitario Pubblico.
Inoltre, un aspetto centrale riguarda poi la contrattazione di primo e secondo livello (o integrativa), e dentro di essa lo sviluppo del welfare (sanitario/ sociale) che può dare un importante impulso allo sviluppo delle coperture sanitarie con integrazioni economiche facilitate dagli incentivi fiscali riconosciuti ad hoc per questa tipologia.
Infine tornando dentro l’argomento Fondo LTC, assicurare che quest’ultimo mantenga e possibilmente allarghi le garanzie necessarie nel lungo periodo attraverso quella sostenibilità finanziaria e patrimoniale già richiamata in precedenza. D’altra parte uno degli aspetti sui quali ci concentrammo al momento dell’istituzione di questo Fondo Unico Nazionale fu proprio quello di prevedere e garantire la persistenza e l’esigibilità di questo strumento per un periodo di almeno 40/50 anni.
A maggior ragione ora (allora, infatti, le dinamiche legate all’ allungamento dell’aspettativa di vita non erano ancora cosi evidenti come lo sono oggi), bisogna proseguire convintamente su questa strada.
Nel ringraziare Maurizio Angelone per la disponibilità, gli porgiamo i nostri migliori auguri per il nuovo incarico.