di Cesare Francini – Roma 24 marzo 2022
Con l’intento di conoscere, raccontare e condividere le storie delle donne e degli uomini che, a partire dal nostro territorio, attraverso passione e lavoro, ricoprono ruoli di importante responsabilità all’interno della nostra Organizzazione, intervistiamo oggi Mariangela Verga, Segretaria Nazionale UILCA.
Storica dirigente sindacale della UILCA, Mariangela, in questa intervista, racconterà di sè, della sua storia e delle prospettive che la nostra Organizzazione persegue, offrendoci numerosi spunti di riflessione collettivi e individuali.
Mariangela, come e soprattutto perché ti sei avvicinata al mondo sindacale e quando hai capito che quella della sindacalista era la tua strada?
Oramai sono passati molti anni da quando ho iniziato a fare sindacato e non è stato certo facile deciderlo, perché nella mia azienda svolgevo un lavoro molto interessante sotto il profilo professionale, che mi aveva portato anche buoni riconoscimenti personali. È vero però che ho sempre riconosciuto il valore ed il ruolo del sindacato come interprete dei bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori; tant’ è che ho preso la tessera dell’allora UIB/UIL solo pochi giorni dopo l’assunzione. Il resto lo ha fatto la fusione della mia azienda con La Cassa di Risparmio di Roma, una delle prime che si sono realizzate nel nostro settore, durante la quale è emerso in me con chiarezza che dovevo impegnarmi per rappresentare nel modo migliore le istanze dei miei colleghi e di tutti i lavoratori coinvolti. Così è iniziato il mio percorso sindacale che mi ha visto ricoprire tutti i ruoli organizzativi fino ad arrivare alla segreteria nazionale.
Come ritieni si possa ulteriormente valorizzare la presenza femminile all’interno degli organismi sindacali, intesi nelle complessive articolazioni (territoriali e aziendali)?
Direi che nella UILCA il problema della rappresentanza di genere non si pone. Le donne sono presenti in ogni ruolo di responsabilità della nostra organizzazione sia nelle strutture aziendali e di gruppo, che in quelle territoriali. Credo che sia il giusto riconoscimento del valore delle persone che lavorano nella UILCA, non del genere a cui appartengono. Se poi vogliamo parlare di presenza femminile e di pari opportunità direi che nel nostro sindacato l’obiettivo di garantire un’equa presenza negli organismi di donne e di uomini è un obiettivo colto appieno. Discorso a parte lo farei piuttosto nel considerare la difficoltà delle donne a fare sindacato, soprattutto a tempo pieno, che è la stessa difficoltà che le donne incontrano nel mondo del lavoro con gli evidenti limiti nel riuscire a conciliare lavoro e vita privata e familiare.
Stiamo assistendo negli ultimi anni a costanti riduzioni della forza lavoro nella nostra categoria, dovuti ai vari piani industriali succedutisi. Quale è la risposta della UILCA a questa situazione?
Il nostro settore, purtroppo, da alcuni anni sta avendo una forte contrazione occupazionale. I Piani industriali propongono sempre più spesso strategie basate sulla riduzione dei costi, sulla chiusura di filiali, sulla digitalizzazione che stanno di fatto cambiando la banca tradizionale con pesanti conseguenze sui livelli occupazionali. La UILCA da sempre è impegnata, in modo unitario, a gestirne le ricadute a tutti i livelli attraverso soluzioni di grande equilibrio e sostenibilità per le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti affinché le grandi ristrutturazioni dei Gruppi avvengano attraverso il ricorso al Fondo di Solidarietà di settore, alla formazione e alla riqualificazione del personale coinvolto garantendo, nel contempo, un continuo sviluppo occupazionale anche attraverso l’assunzione di giovani contestualmente alle uscite. Siamo fermamente convinti, che pur in questa fase di profonda trasformazione del settore, le Banche continuino a mantenere la capacità di generare nuova e buona occupazione e che anzi, sia un’opportunità da cogliere guardando soprattutto alla ripresa ed allo sviluppo del Paese.
Ringraziamo Mariangela per aver accettato il nostro invito e per la sua consueta disponibilità.